Come facciamo a sapere quanti lupi ci sono se non possiamo vederli?
I lupi generalmente evitano gli esseri umani. Quando si monitora il lupo per determinarne l’abbondanza in un’area prescelta, è importante tenere a mente che è improbabile che la maggior parte dei lupi venga incontrata, quindi dobbiamo utilizzare una serie di metodi scientifici idonei per questo scopo. Questi ci permettono di stimare con ragionevole precisione la proporzione di individui che non sono stati rilevati dall’osservazione.
Quando si monitora la dimensione della popolazione, usiamo una combinazioni di diversi metodi: il metodo dell’ululato indotto o wolf howling (elicitando la risposta territoriale vocale dei lupi), la tracciatura su neve, la raccolta e analisi genetica dei campioni di cellule lasciate nell’ambiente (feci, urina, saliva, peli) e il monitoraggio degli individui catturati tramite radiocollari. Il metodo dell’analisi genetica dei campioni ci dà la maggior parte delle informazioni sull’abbondanza dei lupi. Tuttavia, è solo la combinazione di diversi metodi che ci permette di integrare i risultati e quindi di interpretarli e comprenderli in modo più affidabile.
Il monitoraggio del lupo mostra che il numero di lupi è aumentato tra il 2010 e il 2021**, con la formazione di nuovi branchi in aree in cui i lupi erano precedentemente assenti da molto tempo. La struttura dei branchi varia di anno in anno, e se un branco rimarrà in una zona dipende dal successo della coppia principale nell’allevamento dei cuccioli, così come dall’accettazione dei lupi da parte della popolazione locale, dalle condizioni nutrizionali e da altri fattori.
Diversi aspetti possono rendere inaffidabile la stima del numero di lupi in natura attraverso gli avvistamenti. Il primo è proprio la fluttuazione del numero di lupi nel corso della stagione. Il secondo fattore è rappresentato dai giovani individui alla ricerca del territorio. Poiché l’Europa è una zona densamente popolata, la probabilità di incontrare l’uomo durante il loro percorso è notevole. Inoltre, questi individui percorrono lunghe distanze (ad esempio Slavc da Slavnik via Austria a Verona, M15 dagli Appennini alle Alpi occidentali, CN-M100 dalle Alpi occidentali alla Germania) e possono quindi essere visti in diversi luoghi. Anche se i lupi vivono in branchi, i membri possono muoversi entro 10 km l’uno dall’altro. Questo non significa che stiano andando in dispersione o che siano un unico branco. Questi fattori rendono essenziale combinare diversi metodi per il monitoraggio.

Cosa fare se si incontra un lupo?
In generale, i lupi temono ed evitano gli esseri umani. Tuttavia, non è insolito che i lupi si avvicinino agli umani e agli insediamenti. Questo è più spesso il caso di lupi giovani, ingenui e senza esperienza. La diffusione spaziale dei lupi in aree dove le persone non sono abituate a loro ha anche aumentato il numero di rapporti dei media su tali eventi. I lupi sono anche una specie molto adattabile e si sono in qualche modo abituati alla vicinanza dell’uomo in un paesaggio densamente popolato. Per questa ragione, il video del trattore ripreso a Kranjska Gora può apparire sorprendente, ma si spiega col fatto che nel corso del tempo i lupi si sono abituati alla presenza di automezzi, che non considerano un pericolo perchè non hanno avuto esperienze negative con essi. Però, siccome il lupo non considera gli esseri umani come potenziali prede, il lupo non è un pericolo per le persone. Nel caso lo si incontrasse, è importante cercare di restare calmi e aspettare che si allontani, senza cercare di avvicinarlo.