Coinvolgimento dei portatori di interesse Comunicazione Ecoturismo

Workshop internazionale sul turismo sostenibile e junior citizen science

13 Aprile 2023
Aree Protette Alpi Marittime

Lo scorso 16 marzo si è tenuto online il primo workshop di networking del LIFE WolfAlps EU che ha riunito esperti di diversi Paesi intorno ai temi dell’ecoturismo e dell’educazione ambientale. Un incontro dedicato alla condivisione  di esperienze e buone pratiche maturate in iniziative LIFE e non LIFE, utile per stabilire contatti e avviare uno scambio duraturo di conoscenze e know-how.

Migliorare la coesistenza tra lupi e attività umane attraverso un approccio partecipativo è la sfida e l’obiettivo principale del progetto europeo LIFE WolfAlps EU. La  coesistenza con il grande predatore richiede lo scambio e la collaborazione tra i diversi attori coinvolti e un continuo confronto su metodi applicati e risultati, in un’ottica di un costante miglioramento delle strategie messe in campo. Ecco perché le attività di rete e lo scambio di buone pratiche svolgono un ruolo molto importante per LWA EU. 

Il workshop ha riunito 11 relatori provenienti da Italia, Portogallo, Slovenia, Francia, Belgio e USA che lavorano in Aree Protette, Università e associazioni. La prima parte della mattinata è stata dedicata all’ecoturismo a tema lupo, mentre nella seconda parte si è parlato delle attività di coinvolgimento dei più giovani nella tutela dell’ambiente.

Workshop internazionale sul turismo sostenibile e junior citizen science - Life Wolfalps EU
Il workshop ha coinvolto 52 partecipanti da tutta Europa e non solo!

LWA EU sta sviluppando iniziative di ecoturismo responsabile, con prodotti e pacchetti ecoturistici come chiave per scoprire la biodiversità, la storia e la cultura della regione alpina. Il progetto è inoltre molto attivo nel coinvolgimento delle giovani generazioni, un potente ed efficace investimento a lungo termine per sostenere la conservazione della fauna, in particolare attraverso il programma Young Ranger. Di questo ha parlato Irene Borgna (Aree Protette Alpi Marittime, Ufficio Didattica) nella sua presentazione che ha dato il via ai lavori.

È un dato di fatto che i conflitti derivanti dagli impatti economici negativi della predazione del lupo sul bestiame sono tra le questioni più scottanti che le politiche di conservazione del lupo devono affrontare oggi. D’altra parte, i dati dimostrano che il lupo, in quanto specie carismatica, può anche apportare benefici a livello educativo e di ricerca, entrate dal marketing regionale e di prodotto, nonché vantaggi socio-economici derivanti dall’ecoturismo faunistico.

Irena Kavčič dell’Università di Lubiana (partner LWA EU) ha fornito una panoramica del programma carnivore friendly in Slovenia, un’ etichetta che supporta prodotti e servizi realizzati nel rispetto della coesistenza con i grandi carnivori, dai formaggi al miele all’artigianato, senza dimenticare l’accoglienza turistica e le guide escursionistiche. Kavčič ha presentato inoltre le linee guida per un ecoturismo responsabile a tema  lupo sviluppate nell’ambito del progetto LWA EU (potete trovarle qui) e in collaborazione con il Large Carnivore Initiative for Europe (LCIE), gruppo specialistico dell’Unione Internazionale per la conservazione della natura che si occupa dei grandi predatori europei.

Non solo avvistamenti o ricerca di tracce: l’ecoturismo a tema lupo può essere incentrato sugli aspetti culturali, basandosi sul millenario rapporto umani-lupi e sul significato simbolico di questo animale nelle nostre tradizioni. Ne ha parlato Francisco Álvarez (CIBIO-InBIO/BIOPOLIS, Portogallo), che ha portato l’esempio del nord del Portogallo, dove il valore simbolico del lupo e la storia della relazione con il predatore arricchisce l’offerta turistica, favorendo così la coesistenza con le comunità rurali.

Workshop internazionale sul turismo sostenibile e junior citizen science - Life Wolfalps EU
Un momento della presentazione di Francisco Álvarez.

Il lupo non è il solo grande carnivoro presente nel nostro territorio e in grado di suscitare emozioni contrastanti nel grande pubblico. Per questo motivo abbiamo raccolto l’esperienza sviluppata sull’orso, in particolare l’orso appenninico, sottospecie di orso che vive nell’Italia centrale, tra Abruzzo, Lazio e Molise, la cui piccola popolazione (le ultime stime ne contano una cinquantina di individui) ha una importanza cruciale per la conservazione. Clara Tattoni (collaboratrice del progetto LIFE ARCPROM, Italia) ha presentato i risultati di uno studio condotto nell’ambito del progetto europeo LIFE ARCPROM in collaborazione con il WWF, il cui scopo era quello di capire il valore attrattivo dell’orso nell’Appennino centrale. I risultati dello studio, che ha analizzato gli articoli sull’orso apparsi sui media dal 2015 al 2020, dimostrano che il valore commerciale delle pubblicità indirette dei servizi è attorno agli 11 milioni di euro, cifra nettamente superiore a quella dei danni fatti dal plantigrado.

Giovanna Di Domenico (Parco Nazionale Maiella) ha illustrato il percorso che ha portato alla definizione del primo marchio Bear Friendly nel Parco Nazionale della Maiella come strumento per promuovere la coesistenza e preservare l’ecosistema. Il marchio è stato lanciato nel 2022, ha fatto seguito a un intenso lavoro di coinvolgimento attivo dei partecipanti e ha lo scopo non solo di ridurre i conflitti, ma anche e soprattutto di preservare l’habitat per l’orso marsicano. Attualmente sono 19 gli agricoltori e apicoltori che hanno aderito al marchio.

A chiudere la sessione ecoturismo, l’associazione La Ventura, steward del progetto LWA EU, che ha presentato la sua esperienza. L’associazione è infatti molto attiva sul territorio e propone uscite ecoturistiche e attività dedicate a bambini e ragazzi, tra cui quelle previste dal programma Young Ranger.

Manca Velkavrh (LIFE WolfAlps EU) e Mojca Pintar (Parco Nazionale del Triglav) hanno parlato infine dei programmi congiunti Young Ranger (LWA EU) e Junior Ranger in Slovenia. Junior Ranger è un programma avviato nel 2002 da EUROPARC network europeo che riunisce i professionisti delle aree protette di ben 40 Paesi, come ha spiegato nella sua panoramica Jessica Micklem-Kolenić. Il network di EUROPARC coinvolge le giovani generazioni nella protezione della natura attraverso i programmi Junior Ranger, Youth+ e il nuovo Youth Manifesto. Lo scopo di queste iniziative è quello di creare opportunità di scambio e di conoscenza sui temi della protezione della natura per giovani dai 12 ai 30 anni di età. Al momento sono attivi 44 programmi in 19 Paesi. Junior Ranger è un’ attività educativa molto sviluppata nelle aree protette statunitensi, come ha spiegato Brad Free, ranger del Great Smoky Mountains National Park, dove sono più di 400 i parchi che portano avanti l’iniziativa. Il programma è attivo per ragazzi dai 5 ai 15 anni di età, ma non ci sono mai limiti per esplorare e imparare a proteggere il mondo naturale! E, a proposito di esplorazioni, la citizen science per i più giovani può incontrare l’ecoturismo, come ha spiegato Maud Gari (Le LABA) : progetto europeo YETI è infatti dedicato allo sviluppo e al sostegno delle competenze dei giovani che vogliono lavorare nel campo dell’ecoturismo.

L’intera discussione è stata seguita da un’illustratrice professionista, Agnese Blasetti, che ha rappresentato le diverse prestazioni degli oratori, dando così al Book of abstracts un tocco unico!

Per maggiori informazioni:

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Scarica il Book of abstracts per maggiori informazioni sui diversi interventi e progetti.

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Anche le iniziative di ecoturismo e di coinvolgimento dei giovani sviluppate nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU hanno la possibilità di crescere e arricchirsi grazie al contributo della Fondazione Capellino, organizzazione indipendente e senza scopo di lucro, nonché principale co-finanziatore del progetto.