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Sul caso del lupo della pista da sci in Val di Fassa

24 Gennaio 2024
STAFF LWA EU

Sta girando in queste ore, sui social media e su diverse testate, il video di un lupo che si avvicina a una donna con passeggino sulle piste da sci di fondo di Pozza di Fassa, in Trentino. Abbiamo cercato di ricostruire la vicenda per fare un po’ di chiarezza.

Secondo una testimone, l’animale, un giovane lupo, si stava spostando lungo la pista, che non era affollata, ma erano comunque presenti molte persone. Quindi un contesto anomalo per un lupo, che si avvicinava alle persone, seppur con la coda tra le gambe (indice di timore). Come si vede nel video che sta girando in rete, l’animale ha seguito una signora che stava passeggiando con il bambino, che comprensibilmente si è spaventata. Secondo la testimonianza, l’animale si è allontanato verso il bosco quando una persona si è avvicinata a esso per fotografarlo e fare dei video.

Diverse segnalazioni di un lupo con comportamento anomalo in val di Fassa sono pervenute all’Ufficio Grandi Carnivori della Provincia Autonoma di Trento , che sta monitorando la situazione attraverso sopralluoghi sul posto, ed ha effettuato uscite per fare dissuasione sull’animale (ovvero attuare azioni – come i proiettili di gomma –  che lo inducano ad allontanarsi dalle persone). Sulla base dei dati raccolti dal personale non è stato possibile documentare siti di alimentazione per l’animale, ma ulteriori indagini sono in corso. Alcuni episodi riguardanti lupi in val di Fassa  sono stati oggetto di cronaca. Tra questi, quello di  poche settimane fa quando, sempre nella stessa zona, era stato scattato un selfie con un lupo (ripreso quindi a distanza molto ravvicinata).  Non ci sono dati genetici che possono confermare in modo certo che si tratti però dello stesso individuo. Alcune testimonianze indicherebbero avvistamenti dell’animale in zona e presunti casi di persone che danno cibo. Va però sottolineato che al momento non esistono riscontri oggettivi e che il personale PAT sta verificando le informazioni. A questo proposito si ricorda che attirare gli animali selvatici con del cibo è soggetto a sanzione.

Un lupo che si avvicina direttamente e in modo ripetuto alle persone  ricade nella definizione di lupo confidente (in inglese bold wolf), data dagli esperti del Large Carnivore Initiative for Europe (LCIE), gruppo specialistico dedicato ai grandi carnivori europei dell’Unione Internazionale della Natura (IUCN). La stessa LCIE ha redatto un protocollo per la gestione di questi casi (ripreso e adattato alla zona alpina da LIFE WolfAlps EU ). Il protocollo fornisce indicazioni per la valutazione del caso e sulle azioni gestionali da intraprendere sulla base del comportamento mostrato dall’animale, ed è il documento di riferimento anche in Italia. In questi casi è veramente molto importante segnalare i comportamenti anomali alle autorità competenti. I sopralluoghi, il monitoraggio e la raccolta di testimonianze sono elementi importanti per comprendere il contesto in cui il lupo si è avvicinato alle persone, valutarne la ripetitività e, la cosa più importante, individuare le cause di questo comportamento anomalo, per la maggioranza dei casi costituita da fonti di cibo e la presenza di attrattivi. Le informazioni raccolte guidano quindi gli interventi da attuare. La prassi prevede la richiesta di autorizzazione per effettuare la dissuasione, o per catturare o rimuovere l’animale al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE); autorizzazione che viene rilasciata o meno sulla base del parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che valuta la documentazione ricevuta.  Questo iter è semplificato nel caso delle Province Autonome di Trento e Bolzano e per la Regione Autonoma Val D’Aosta, che possono procedere sulla base del parere dato da ISPRA.

Non necessariamente i lupi confidenti sono pericolosi per l’uomo, ma potenzialmente potrebbero esserlo, vista la loro propensione a tollerare le persone anche a distanze molto ravvicinate, e considerato che un animale selvatico (più in generale, un animale) può reagire in modo per noi imprevedibile alle nostre azioni. Si raccomanda quindi di non improvvisare azioni per allontanare un lupo con comportamento anomalo, e di chiamare sempre le autorità competenti.

La prevenzione è sempre la migliore strategia: per questo motivo, è importante evitare il più possibile situazioni che possano attirare un lupo (ma questo discorso vale per tutti gli animali selvatici!) vicino a contesti abitati e lo metta nella condizione di perdere la naturale diffidenza nei confronti delle persone, o, peggio, ad associarle a disponibilità di cibo. Importante è cercare quindi di non rendere accessibili fonti di cibo quali rifiuti organici o cibo per cani/gatti, e non dare mai direttamente il cibo ai selvatici (un esempio, in Val di Fassa è un caso verificatosi nel 2019 in cui era stato ripreso un lupo cui veniva data carne a una grigliata), comportamento assolutamente da evitare. Anche avvicinarsi a un selvatico per fare foto/video è un comportamento da evitare, e potenzialmente pericoloso, data l’imprevedibilità della reazione dell’animale.

Per approfondire:

La sintesi del nostro convegno sui bold wolf

La Strategia operativa di documentazione e gestione di casi di lupi
confidenti nelle regioni alpine

I nostri consigli su come comportarsi in caso di avvistamento di un lupo