Riduzione frammentazione

Prevenire gli incidenti con la fauna selvatica – Nuova sperimentazione in Valle di Susa, Piemonte

14 Giugno 2024
Città metropolitana di Torino

In Alta Valle di Susa, Città metropolitana di Torino e ANAS sperimentano i catarifrangenti anti-attraversamento

Catarifrangenti blu sui delineatori di carreggiata che dissuadono gli animali selvatici dall’attraversare le strade extraurbane più trafficate. La luce dei fari dei veicoli riflessa dai catarifrangenti crea una barriera ottica di protezione, che scoraggia gli animali dal tentare l’attraversamento, riducendo così il rischio di incidenti. Stiamo parlando di una delle azioni per la prevenzione degli incidenti stradali con la fauna selvatica in Alta Valle di Susa previste da un innovativo progetto che la Città metropolitana di Torino e l’ANAS hanno realizzato e completato nei giorni scorsi lungo il tratto della Strada Statale 24 che va da Gravere a Cesana Torinese e sulla Statale 335 tra Oulx e Bardonecchia. Gli interventi sono stati finanziati dal progetto europeo LIFE WolfAlps EU, dedicato al miglioramento della coesistenza tra lupi e attività umane, la cui azione C6 è volta a ridurre la frammentazione degli habitat naturali e a proteggere la fauna dell’Alta Valle di Susa.

Posizionamento dei catarifrancenti blu anti-attraversamento. Foto: Città metropolitana di Torino.

Il posizionamento dei catarifrangenti blu anti-attraversamento sui delineatori di carreggiata non è l’unica azione messa in campo per ridurre il numero degli incidenti e la mortalità degli animali selvatici. Collaborando con ANASRFI e SITAF, i tecnici della Città metropolitana e dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie hanno effettuato sopralluoghi nei punti critici, frequentati da lupi e ungulati vittime di incidenti. In quei luoghi sono state installate reti che impediscono il passaggio agli animali e li indirizzano verso vie sicure: si tratta di alcuni sottopassi già presenti, che sono stati liberati dalla vegetazione e dai rifiuti, creando percorsi protetti che consentono di evitare eventuali collisioni. Dove non è stato possibile installare reti, è stato pianificato il posizionamento di catarifrangenti, eseguito nelle scorse settimane. Ne abbiamo parlato QUI.

Intervento a Savoulx: prima dell’intervento di pulizia e dopo il ripristino dei sottopassi per l’attraversamento fauna. Foto: Città metropolitana di Torino.

L’azione C6 del progetto LIFE WolfAlps EU e la collaborazione avviata dalla Città metropolitana di Torino con ANAS, RFI e SITAF nascono dalla necessità di ridurre la frammentazione ambientale in Alta Valle di Susa: la conformazione dei versanti alpini e la presenza di strade e binari costringono gli animali selvatici ad attraversare le vie di comunicazione per sopravvivere, per nutrirsi, per difendere il proprio territorio e, soprattutto, per incontrare altri membri della propria specie. Gli spostamenti possono avere risultati drammaticisia per la fauna che per gli automobilisti. I dati sugli incidenti stradali raccolti su tutto il territorio della Città metropolitana di Torino a partire dal 2002 mostrano come le specie selvatiche maggiormente coinvolte siano il capriolo e il cinghiale, ma vengono investiti anche cervilupi e camosci. La densità maggiore di incidenti nei 312 Comuni del territorio metropolitano si verifica proprio in Alta Valle di Susa, in siti in cui non c’è scampo per un animale che voglia attraversare una strada o la ferrovia.

UNA CAMPAGNA PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEI CONDUCENTI

È chiaro come lo strumento più potente per ridurre gli incidenti sia la consapevolezza di ogni automobilista di non essere l’unico utilizzatore delle strade: per questo, lungo la Strada Statale 24 e lungo la Provinciale 214, sempre nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU, la collaborazione tra Città metropolitana di Torino e ANAS ha consentito l’installazione di cartelli che, attraverso un’immagine e uno slogan dal forte impatto emotivo – “Rallenta! La velocità uccide!” – ricorda ai conducenti che stanno attraversano una zona in cui il rischio di impatto con la fauna selvatica è elevato.

Cartellonistica per aumentare la consepevolezza dei guidatori. Foto: Città metropolitana di Torino.

La campagna di comunicazione mira a sensibilizzare sull’importanza della prudenza nella guida, sul dovere di rispettare i limiti di velocità e la segnaletica, sulla necessità di mantenere la concentrazione nella guida e sull’attenzione particolare che occorre prestare durante la notte, al crepuscolo e all’alba, quando gli animali attraversano più frequentemente le strade. Se un animale attraversa la strada occorre rallentarelasciarlo attraversare e controllare se sopraggiungono altri esemplariRimanere nella propria corsia e non cercare di inseguire l’animale con l’auto sono comportamenti basilari, che non dovrebbero nemmeno essere richiamati, ma, in tema di fauna selvatica, non occorre mai dare nulla per scontato. In caso di incidente occorre subito chiamare il 112 e attenersi alle indicazioni fornite dagli operatori delle forze dell’ordine. Per la propria incolumità, è meglio non scendere dalla vettura e, soprattutto, non ci si deve avvicinare ad un animale ferito, la cui reazione alla presenza dell’uomo potrebbe essere imprevedibile. In questi casi meglio lasciar fare a chi ha le conoscenze professionali per intervenire.

Ricordiamo che gli scopi e le modalità di implementazione dell’azione C6 sono stati efficacemente sintetizzati in un filmato realizzato a cura della Città metropolitana di Torino nell’ambito del progetto LWA EU.

Fa parte della campagna di sensibilizzazione anche l’App per smartphone SPIA-Segnalazione Pericolo Investimento Animali di cui abbiamo parlato QUI.

Il lavoro svolto dai partner di progetto nell’ambito dell’Azione C6 può contare sul supporto della Fondazione Capellino, organizzazione indipendente e senza scopo di lucro, che, come co-finanziatore del progetto, contribuisce allo sviluppo delle diverse azioni del LIFE.