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L’Azione C6: ridurre l’impatto delle strade e delle ferrovie sul lupo

17 Giugno 2021
Città metropolitana di Torino

Ridurre la frammentazione degli habitat e la mortalità del lupo e delle sue specie preda (prevalentemente ungulati selvatici) causata dal traffico veicolare e ferroviario in alcune aree dell’Alta Valle di Susa: è lo scopo dell’azione C6 perseguita dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU.

Il territorio dell’Alta Valle di Susa è caratterizzato da aree ad alto valore naturalistico ma al tempo  stesso è attraversato da un’autostrada di rilevanza continentale, due strade statali, una ferrovia internazionale come la Torino-Modane, impianti di risalita e centri abitati a vocazione prevalentemente turistica: questo significa che è un territorio altamente attrattivo per il lupo sia per la copertura forestale che per l’abbondanza di specie preda, ma al tempo stesso le infrastrutture di cui sopra determinano un’altissima mortalità dei lupi presenti.

Ai fini della tutela del lupo e in generale di molte specie di mammiferi selvatici, l’Alta Valle di Susa è un territorio che presenta non poche sfide, una delle quali è costituita dai 53 di incidenti mortali per i lupi causati dalle auto o dai treni nel corso di una ventina di anni. I branchi di lupi presenti nell’area utilizzano entrambi i versanti della valle e, durante i loro spostamenti, sono costretti ad attraversare l’autostrada, le statali e la ferrovia, restando spesso vittime di investimenti, al pari degli ungulati selvatici. Gli incidenti stradali con la fauna selvatica determinano anche danni economici, sociali e sanitari elevati, soprattutto quando ad impattare contro i veicoli sono specie di grossa taglia.

Non bisogna dimenticare che gli incidenti stradali con la fauna selvatica determinano anche danni economici, sociali e sanitari elevati, soprattutto quando ad impattare contro i veicoli sono specie di grossa taglia. Poiché la problematica coinvolge i vari Enti gestori delle infrastrutture, la Città metropolitana ha istituito un tavolo di lavoro a cui partecipano partecipano i partner di progetto Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie, Università di Torino, Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime e i supporter di progetto: l’ANAS, RFI, SITAF e TELT.

La prima fase dei lavori ha riguardato l’analisi dei dati sull’incidentalità a disposizione, per fornire un quadro cognitivo sulla frammentazione degli habitat, sulla mortalità stradale della fauna selvatica (soprattutto per quanto riguarda il lupo come specie-ombrello) e sull’identificazione dei corridoi ecologici efficaci all’interno dell’area di studio. Da queste analisi è scaturita una relazione tecnica in cui vengono individuate le zone maggiormente critiche in cui è prioritario intervenire con misure di mitigazione.

L’area di studio comprende i territori comunali di Bardonecchia, Oulx, Salbertrand, Exilles, Chiomonte, Gravere, Cesana e Claviere, dove le principali infrastrutture lineari sono l’autostrada A32 del Frejus, le strade statali 24 e 335 e la linea ferroviaria Torino-Bardonecchia.

L’area di studio può essere suddivisa in tre tratti principali:

  • tratto A da Gravere a Salbertrand-Oulx, in cui la valle è attraversata dalla statale 24, dalla A32 e dalla linea ferroviaria; le ultime due proseguono per la maggior parte del tragitto su viadotti o gallerie.
  • tratto B da Oulx a Claviere, in cui è presente solo la statale 24,  l’unica via per raggiungere la Francia e Briançon. Il tratto fra Cesana e Claviere si sviluppa per buona parte in galleria, alle pendici del Monte Chaberton, mentre da Cesana a Oulx la strada è pressoché rettilinea e di veloce percorrenza.
  • tratto C da Oulx a Bardonecchia, in cui la valle è attraversata dalla linea ferroviaria, dalla statale 335 e dall’autostrada A32, la cui traiettoria si sviluppa per gran parte su viadotti.
L'Azione C6: ridurre l'impatto delle strade e delle ferrovie sul lupo - Life Wolfalps EU
Rete infrastrutturale stradale nella provincia di Torino e ripartizione dell’area di studio nelle tre sezioni

Nell’area sono previste alcune zone di cantiere per la costruzione del Tav e per questo la Telt, società che ha in gestione la realizzazione del tunnel di base, si è resa disponibile ad un dialogo costruttivo al fine di migliorare la permeabilità delle infrastrutture presenti a fondo valle.

Le elaborazione sugli effetti delle infrastrutture sul lupo si basa su una banca dati frutto della collaborazione fra la Città metropolitana di Torino, l’Asl, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, il Consorzio forestale Alta Valle di Susa, i Carabinieri Forestali, il Centro Grandi Carnivori di Entracque, il dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino e l’Istituito zooprofilattico sperimentale del Piemonte-Valle d’Aosta.

Nel database sono registrati tutti i lupi morti o feriti rinvenuti in provincia di Torino tra il 2001 e il 2020, le coordinate dei ritrovamenti e le informazioni biometriche per ogni esemplare di cui sia stata effettuata l’autopsia. A questo database si aggiunge quello che raccoglie gli incidenti con gli ungulati selvatici.

I dati provengono da diverse fonti: i verbali delle forze di polizia, le segnalazioni avvenute direttamente alla Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana, i casi presi in carico dal Centro Animali Non Convenzionali del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino in base ad una convenzione stipulata con l’Ente, i dati in possesso da Rfi, Anas, Sitaf e dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie.

Nella Città metropolitana di Torino l’impatto con veicoli: treni e automobili è la principale cause di mortalità del lupo documentata tra il 2001 e il 2020. In Alta Valle di Susa la situazione è allarmante, specialmente se confrontata con la mortalità che si registra su scala provinciale. Tra il 2001 ed il 2020 nel Torinese sono stati registrati 110 esemplari morti, di cui 53 solo in Alta Val Susa, cioè il 48% dei casi.

La maggior causa di morte per incidente è quella con i treni, con 26 casi, mentre quelli con gli autoveicoli sono 22, di cui 18 sulle statali 24 e 335, 3 sulla A32 e uno su una strada comunale. 

L'Azione C6: ridurre l'impatto delle strade e delle ferrovie sul lupo - Life Wolfalps EU
Mappa della mortalità del lupo su strada o ferrovia nella Provincia di Torino

Poiché il lupo può essere considerato una specie-ombrello, la strategia di mitigazione degli impatti derivanti dalle collisioni veicolari può generare benefici ecologici anche per altre specie. La conoscenza di base del problema è un punto di partenza per impostare un’efficace pianificazione della strategia di mitigazione.

L’analisi dei dati a disposizione ha consentito di individuare i tratti di strada e ferrovia più critici, dove è prioritario intervenire per diminuire la mortalità.

L'Azione C6: ridurre l'impatto delle strade e delle ferrovie sul lupo - Life Wolfalps EU
Rischio di mortalità del lupo per collisione con i treni, Alta Val di Susa
L'Azione C6: ridurre l'impatto delle strade e delle ferrovie sul lupo - Life Wolfalps EU
Rischio di mortalità del lupo per incidente stradale. Alta Val di Susa

Il documento è scaricabile nella sua interezza al link https://www.lifewolfalps.eu/download/