Il lupo e i siti di foraggiamento artificiale per ungulati selvatici
È online la relazione tecnica sui risultati del primo anno di studio pilota in Val di Fassa (TN)
Si è concluso lo studio pilota volto a indagare le dinamiche di frequentazione e predazione presso i siti di foraggiamento artificiale per ungulati da parte del lupo in Val di Fassa (TN). Il progetto si è svolto nell’ambito delle azioni concordate nell’accordo di collaborazione tra MUSE e Associazione Cacciatori Trentini (ACT), nell’ambito del Programma di Stewardship LWA EU. Il Programma di Stewardship promuove e gestisce la co-progettazione e la realizzazione di azioni concrete sviluppate insieme a quei portatori di interesse (Stewards) che decidono di prendere parte attiva nella conservazione e gestione del lupo sulle Alpi.
Il progetto, nato da un interesse specifico dell’ACT, ha visto impegnati sul campo ricercatori del MUSE, personale tecnico e di sorveglianza dell’ACT, personale del Corpo Forestale provinciale e custodi forestali, che hanno monitorato per due mesi consecutivi 28 siti: 14 siti di foraggiamento artificiale e 14 siti di controllo (luoghi con caratteristiche ambientali simili, ma privi di mangiatoie).
In ogni sito è stata posizionata una fototrappola per quantificare la frequentazione da parte degli ungulati. Inoltre, i siti sono stati perlustrati regolarmente per rilevare indici di presenza del lupo ed eventuali predazioni.
Lo studio pilota ha permesso di individuare delle prime interessanti differenze nella frequentazione dei siti: infatti, presso i siti di foraggiamento artificiale è stato raccolto un numero maggiore di indici di presenza di lupo rispetto ai siti di controllo. Saranno comunque necessari ulteriori approfondimenti per valutare l’effetto di vari fattori (ad esempio il grado di frequentazione da parte degli ungulati, o alcune caratteristiche ambientali) sulla frequentazione dei siti da parte del lupo.
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