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“No, il numero di lupi non crescerà in modo esponenziale a scala locale”

Il numero di animali su uno stesso territorio rimane stabile nel tempo

La natura è fatta troppo bene per permettere una cosa simile.Il lupo è un superpredatore che occupa il vertice della catena alimentare: se i lupi diventassero troppo numerosi finirebbero per ridurre eccessivamente il numero delle prede a disposizione, minacciando le stesse basi della propria sussistenza. 

Invece funziona così: i lupi sono organizzati in branchi, ovvero famiglie composte dai genitori (il maschio e la femmina dominanti) e dai cuccioli. Insieme occupano un territorio esclusivo molto vasto (sulle Alpi in media circa 200 kmq) che difendono dall’intrusione di altri lupi. Solo la coppia dominante si riproduce, una sola volta all’anno e i giovani abbandonano il branco di origine e vanno in dispersione solitamente tra il 1° e 2° anno di vita. Mediamente sulle Alpi ne sopravvive uno su quattro (Marucco et al. 2006).

Se non ci fossero gli umani, i lupi si auto-limiterebbero uccidendosi a vicenda, come succede per esempio regolarmente nel Nord America, dove la pressione antropica è minore. Anche sulle Alpi Occidentali sono già state documentate diverse aggressioni letali intraspecifiche, ovvero uccisioni di lupi da parte di altri lupi (cfr. per esempio l’elenco riportato dal Centro Grandi Carnivori della Regione Piemonte dei lupi recuperati morti con le cause di morte accertate).