Catturato il primo ibrido in Regione Liguria nell’ambito del LIFE WolfAlps EU
Lo scorso 12 maggio 2022 è stato catturato il primo ibrido nel corridoio appenninico ligure: si tratta di una femmina di due anni dal manto scuro. La cattura è stata effettuata dallo staff tecnico – veterinario del Wolf Apennine Center del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano (PNATE), che collabora con la Regione Liguria grazie a una convenzione siglata nell’ambito di LIFE WolfAlps EU. Il centro ha maturato un’approfondita esperienza nella gestione dei problemi relativi alla coesistenza uomo-lupo, e in particolare nella gestione e prevenzione dell’ibridazione, anche grazie al progetto europeo LIFE M.I.R.CO-Lupo “Minimizzare l’impatto del randagismo canino sulla conservazione del lupo in Italia” (che si è svolto tra il 2015 e il 2020). Oggetto della convenzione è appunto la collaborazione dello staff del PNATE nel monitoraggio, cattura e gestione degli ibridi nel corridoio ecologico appenninico.
La cattura è avvenuta nei boschi della Val Petronio, dove la Regione Liguria, tramite il proprio Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale, e grazie anche alla collaborazione con alcuni volontari dell’Ambito territoriale di Caccia “Genova 2 Levante”, porta avanti da alcuni anni un monitoraggio della presenza del lupo nel territorio della Città Metropolitana di Genova, che ha permesso di registrare la presenza di animali con un fenotipo scuro, come la giovane femmina catturata questo mese.
La femmina è stata trasportata all’interno di una struttura realizzata appositamente dal PNATE (proprio nel corso del progetto LIFE M.I.R.C.O. lupo) per la detenzione temporanea di presunti ibridi, in attesa del responso delle analisi genetiche sull’ibridazione. Previo parere di ISPRA e autorizzazione del Ministero per la Transizione Ecologica, la femmina è stata sterilizzata, munita di radiocollare GPS e rilasciata in natura nella stessa zona in cui è stata catturata. I dati acquisiti dal monitoraggio saranno importanti per capirne gli spostamenti e comprendere se si tratta di un animale in dispersione o se è membro di un branco. Nel frattempo in Val Petronio proseguirà il monitoraggio con le fototrappole, importante per individuare gli altri sospetti ibridi sul territorio e organizzare future sessioni di cattura.
Tutte le fasi dell’operazione, dal monitoraggio fino al rilascio, hanno seguito l’iter previsto dalle “Linee guida per la gestione degli ibridi nelle Regioni Alpine”, documento messo a punto nell’ambito di LWA EU e frutto di un percorso di condivisione tra le Regioni alpine, ISPRA, esperti e vari Enti territoriali direttamente coinvolti nella gestione operativa del fenomeno dell’ibridazione.