Controllo dell'ibridazione news

Online le “Linee guida per la gestione degli ibridi nelle Regioni Alpine”, deliverable azione A6 di LWA EU

10 Settembre 2021
STAFF LWA EU

È online sul sito di LWA EU il deliverable dell’azione A6, “Linee guida per la gestione degli ibridi lupo-cane nelle Regioni alpine”. Si tratta di un documento  frutto di un tavolo di discussione e condivisione tra le Regioni alpine, ISPRA, esperti e vari Enti territoriali direttamente coinvolti nella gestione operativa del fenomeno dell’ibridazione nelle regioni alpine, tavolo di cui il LWA EU è stato promotore e coordinatore. Al tavolo hanno partecipato Regione Piemonte, la Regione Lombardia, la Regione Liguria, la Regione Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Regione Autonoma Valle Aosta, gli Enti di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, delle Alpi Cozie, e delle Alpi Marittime, la Città Metropolitana di Torino ed il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (CUFAA), e ISPRA, che ha fornito una supervisione, in particolare sugli iter autorizzativi degli interventi.

Il documento offre un supporto tecnico-scientifico agli Enti gestori e ha uno scopo applicativo e operativo. Fa riferimento alle indicazioni della Convenzione di Berna,  alle Linee Guida sottoscritte dalla Commissione Europea redatte per la gestione delle popolazioni dei grandi carnivori e prende in considerazione, adattandoli ai contesti della popolazione alpina, gli approcci già sviluppati e in atto nel contesto appenninico, in particolare i documenti specifici sull’ibridazione prodotti nell’ambito del Progetto LIFE Ibriwolf e del più recente LIFE M.I.R.C.O. lupo. Lo scopo è quello di inquadrare per le Regioni alpine, un iter razionalizzato di interventi urgenti per la mitigazione di questa grave minaccia all’integrità del patrimonio genetico del lupo, che per le regioni alpine è all’inizio.

Nel contesto alpino il fenomeno dell’ibridazione è  ad oggi riportato in modo puntuale e contenibile, e offre quindi una possibilità concreta di gestione. Proprio per questo è prioritaria la neutralizzazione riproduttiva dei soggetti ibridi nel contesto alpino, oltre naturalmente a un forte impegno nelle azioni di prevenzione del fenomeno.

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