A.3
Formazione di nuove unità cinofile antiveleno e coordinamento della polizia giudiziaria internazionale e nazionale in materia ambientale – definizione della strategia globale
Le esche avvelenate e il bracconaggio in generale sono fra le principali cause di mortalità di lupi e animali selvatici. Le esche avvelenate costituiscono inoltre un potenziale pericolo per la salute delle persone e per gli animali domestici. Tuttavia, l’avvelenamento è difficile da contrastare, perché si tratta di un fenomeno silenzioso e difficile da rilevare.
Trasferiremo il know-how e le migliori pratiche in tema di contrasto all’uso del veleno a tutte le aree alpine e costituiremo nuove unità cinofile antiveleno in nuove aree ancora scoperte, oltre a rafforzare le unità già costituite nel precedente progetto LIFE WOLFALPS, procedendo a un coordinamento globale alpino delle politiche giudiziarie ambientali, internazionali e nazionali. Questa azione è propedeutica all’Azione C.2
L’azione sarà attuata in quattro fasi:
- Coordinamento e valutazione della situazione iniziale;
- Sviluppo di una strategia operativa per la creazione di una struttura centrale gestita dai Carabinieri Forestali in grado di sostenere e coordinare le forze di polizia ambientale nella lotta alla criminalità ambientale, in particolare nel contrasto al bracconaggio e all’avvelenamento dei lupi;
- Creazione e formazione di più unità cinofile antiveleno sulla base dei risultati e dei metodi
- Trasferimento delle migliori pratiche e corsi di formazione per l’anti-bracconaggio.