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Una termocamera per monitorare gli alpeggi: le attività delle WPIU dell’Office Français de la Biodiversité (OFB)

30 Novembre 2021
STAFF LWA EU
Una termocamera per monitorare gli alpeggi: le attività delle WPIU dell'Office Français de la Biodiversité (OFB) - Life Wolfalps EU
Cane da guardiania con le pecore al pascolo ©OFB

Lo scorso aprile l’OFB ha reclutato due tecnici dedicati alle attività previste dalle WPIU. Dopo aver seguito una formazione con esperti di agronomia e allevamento di montagna, i tecnici si sono dedicati alle attività di campo, nelle zone più intensamente colpite da predazioni nelle Alpi francesi settentrionali, precisamente nei dipartimenti di Isère, Hautes-Alpes, e Drôme.

Il lavoro di campo è consistito essenzialmente in un monitoraggio di un alpeggio in 4 giorni continuativi, notte inclusa.

Una termocamera per monitorare gli alpeggi: le attività delle WPIU dell'Office Français de la Biodiversité (OFB) - Life Wolfalps EU
Un tecnico OFB svolge il monitoraggio notturno ©OFB, BARNEIX

Grazie all’impiego di termocamere, i tecnici hanno infatti potuto monitorare il comportamento dei lupi rispetto alle misure di prevenzione (cani da guardiania, recinti elettrificati e presenza di persone), e quindi valutare l’efficacia dei metodi impiegati. Dal mese di luglio sono state effettuate in totale 9 sessioni settimanali.

Nel corso del monitoraggio i lupi sono stati osservati cinque volte, e si è sempre trattato di individui soli o in coppia. Nella maggior parte dei casi (4 su 5) i lupi attraversano il pascolo senza nessun tentativo di attacco del gregge, mentre in una il lupo ha cercato di predare una pecora, ma è stato immediatamente allontanato dal cane da guardiania, che ha scacciato il lupo in soli 30 secondi.

Una termocamera per monitorare gli alpeggi: le attività delle WPIU dell'Office Français de la Biodiversité (OFB) - Life Wolfalps EU
Due lupi attraversano l’alpeggio senza tentare un attacco al gregge (©OFB)

Durante le sessioni notturne sono stati raccolti dati che consentono di valutare l’efficacia delle misure preventive, come la dimensione dei recinti per il ricovero notturno del bestiame, la composizione dei gruppi di cani da guardiania ( i cui spostamenti sono stati monitorati con l’utilizzo di collari GPS), il comportamento delle pecore e dei canin elle ore notturne, in particolare quando il lupo è presente.

Alla fine di ogni sessione, i tecnici inviavano un report dettagliato delle attività svolte e un’analisi di quanto osservato sul campo a tutti i principali portatori di interesse presenti sul territorio: autorità locali, allevatori e pastori, associazioni di categoria e responsabili della gestione dei siti.

L’obiettivo è quello di collaborare con gli allevatori e i pastori per fornire loro elementi utili per adattare al meglio i sistemi di prevenzione al contesto in cui lavorano.