Educazione Young Ranger

Proseguono le giornate Young Ranger per giovani guardiaparco nelle Alpi Cozie, Piemonte

11 Agosto 2023
Aree Protette Alpi Cozie

Continuano a riscuotere grande successo le attività rivolte a bambini e ragazzi che i Parchi delle Alpi Cozie propongono a chi vuole cimentarsi in escursioni e giochi all’aria aperta per diventare un giovane guardiaparco. L’iniziativa si chiama Young Ranger ed è stata sviluppata dal progetto LIFE WolfAlps EU con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della convivenza tra esseri umani e ambiente naturale, con un’attenzione particolare al lupo. Tutti i bambini appassionati di natura e ambiente possono recarsi in una delle quasi 40 aree protette del territorio alpino e appenninico che aderiscono all’iniziativa e partecipare a quiz, giochi e approfondimenti che consentono di ottenere il prestigioso distintivo.

Nell’estate 2023, le Aree Protette delle Alpi Cozie hanno proposto un’intera settimana per giovani guardiaparco a luglio nel Parco naturale della Val Troncea, due interi pomeriggi nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, durante il week-end con gli scultori di Istuara ‘d bo, oltre a attività quasi quotidiane, presso il punto info di Ser Blanc del Gran Bosco e una serie di escursioni guidate ancora in corso ad agosto nel Parco naturale dell’Orsiera Rocciavrè, versante Valsusa. In particolare, sono in programma due giornate Young Ranger gratuite che si svolgeranno sabato 19 agosto presso il rifugio Onelio Amprimo e sabato 26 agosto presso il rifugio Geat Valgravio con l’accompagnamento della Guida dei Parchi Alpi Cozie Chiara Bellando a cui abbiamo rivolto qualche domanda per raccontare l’iniziativa nel dettaglio.

Come si svolgono le giornate Young Ranger che organizzi?

«Prevedono una prima parte di escursione per raggiugere il rifugio dove, dopo pranzo, sono in programma le attività. Mi occupo personalmente dell’organizzazione e dell’accompagnamento e di tutta la gestione della giornata con giochi e approfondimenti vari per guidare i partecipanti verso una conoscenza più approfondita del lupo».

Che età devono avere i bambini per partecipare?

«In realtà non ci sono limiti, salvo avere una passione per l’ambiente e l’avventura. Mi porto sempre dietro materiali adatti a tutte le età, anche ai genitori o ai nonni che possono partecipare insieme ai bambini. Per esempio, durante la prima escursione che ho organizzato il 5 agosto al rifugio Toesca, un bimbo di 2 anni e mezzo, fratello di uno dei partecipanti, aveva appena iniziato a parlare ma riusciva a riconoscere le impronte degli animali che mostravo al gruppo. La natura, se viene raccontata con passione e con gli strumenti giusti, parla un linguaggio universale comprensibile a grandi e piccini».

Come sono organizzate le attività?

«Durante la passeggiata giochiamo a fare i guardiaparco. Fornisco ai bambini gli strumenti utilizzati realmente dai loro “colleghi” adulti durante le attività di monitoraggio: guanti, pinzette per raccogliere tracce di pelo, provette in cui conservare eventuali reperti e gli immancabili sacchetti per recuperare le fatte. In questa fase andiamo alla ricerca delle tracce lasciate dal lupo sul territorio proprio come i guardiaparco che evitano sempre di inseguire il lupo per non disturbarlo nel suo habitat».

Come accompagni i bambini nella conoscenza del lupo, della sua etologia, delle sue abitudini e delle immancabili problematiche sollevate dalla sua presenza?

«Quella è la seconda parte della giornata, articolata attraverso giochi, indovinelli e il libretto sviluppato dal progetto LIFE WolfAlps EU. Iniziamo a riconoscere il lupo attraverso i segni distintivi che ne caratterizzano l’aspetto. Poi allarghiamo lo sguardo sugli altri animali del bosco che impariamo a individuare attraverso le impronte e approfondiamo la relazione tra predatori e prede. Infine si passa all’interazione del lupo con gli esseri umani e le loro attività utilizzando una sorta di memory che ho sviluppato per mostrare i tanti aspetti in cui noi e il grande predatore ci assomigliamo. Probabilmente è questo motivo alla base della convivenza faticosa tra uomini e lupi».

Per prenotazioni e maggiori informazioni: Chiara Bellando, 3387799570.