LIFE WolfAlps EU incontra LIFE Safe Crossing: un lavoro di squadra per prevenire gli incidenti con la fauna
Una tre giorni di riunioni e attività sul campo per fare rete e scambiare esperienze al fine di aumentare l’efficacia nella prevenzione degli incidenti stradali con la fauna. Questo lo scopo del networking tra i progetti europei LIFE WolfAlps EU e LIFE Safe Crossing tenutosi presso le Aree Protette Alpi Cozie dal 4 al 6 luglio 2022
Tema dello scambio è stato appunto quello della mitigazione dell’impatto delle strade sul lupo e la fauna in generale. Hanno partecipato per LWA EU i rappresentanti di Aree protette Alpi Cozie, Città metropolitana di Torino, Aree protette Alpi Marittime e Centro Grandi Carnivori, mentre per LIFE Safe-Crossing era presente Agristudio.
Il progetto LIFE Safe Crossing ha lo scopo di ridurre l’impatto delle strade su alcune specie di grandi carnivori di interesse prioritario per l’UE, e coinvolge 13 partner in 4 Paesi: oltre all’Italia, la Grecia, la Spagna e la Romania. Le specie target sono: l’orso bruno, il lupo e la lince iberica. Il progetto è iniziato nel 2019 e si concluderà nel 2023.
Al problema della frammentazione e del rischio incidenti è dedicata l’azione C6 di LWA EU, che ha come area di intervento l’Alta Val di Susa, territorio altamente problematico per la presenza di una strada statale con elevati picchi di traffico, una linea ferroviaria internazionale e un’autostrada che occupano gran parte del fondovalle (leggi qui l’approfondimento dedicato alle analisi di rischio incidente). Si tratta di una vera e propria “trappola ecologica”, dovuta all’elevato numero di incidenti che coinvolgono il lupo, ma anche le sue specie preda, che vengono investite dagli autoveicoli e dai convogli ferroviari. Nell’ambito dell’azione C6, le Aree Protette delle Alpi Cozie e la Città Metropolitana di Torino hanno avviato un lavoro di analisi al fine di individuare le soluzioni più efficaci per mitigare il problema (leggi qui l’approfondimento e scarica qui il report ). In alcuni dei tratti più critici individuati dal monitoraggio, sono stati valutate e predisposte diverse soluzioni in collaborazione con il personale di ANAS (per la strada statale), di SITAF (per l’autostrada), di RFI (per la ferrovia) e di TELT per il futuro impianto di lavorazione dei conci della TAV previsto nella piana di Salbertrand. Le prime misure finora adottate sono state la pulizia di alcuni sottopassi utilizzati dagli animali e l’installazione di reti lungo la ferrovia per impedire l’attraversamento nei tratti più critici. In fase di valutazione è l’installazione di catarifrangenti blu e l’apertura di varchi nei guardrail per agevolare i passaggi. Il lavoro svolto nell’ambito dell’Azione C6 può contare sul supporto della Fondazione Capellino, organizzazione indipendente e senza scopo dedita alla conservazione degli habitat e della biodiversità, che, come primo co-finanziatore del progetto dopo la UE, contribuisce allo sviluppo delle diverse azioni del LIFE.
Il networking di inizio luglio con il LIFE Safe Crossing è stata l’occasione per fare dei sopralluoghi congiunti nei punti di maggiore criticità, quelli che vengono definiti hotspot per il rischio stradale, in base alla frequenza di incidente e alle caratteristiche dell’area.
I tecnici di LIFE Safe Crossing hanno portato l’esperienza maturata nei 3 anni di progetto, nel corso dei quali è stata avviata la sperimentazione di due tecnologie di prevenzione, la virtual fence e l’AVCPS. La virtual fence, in italiano “recinzione virtuale”, è composta da una serie di dissuasori ottici e acustici che vengono installati a bordo strada a intervalli regolari. Questi dissuasori vengono attivati dai fari delle macchine che transitano su strada, e rispondono attivando luci colorate intermittenti e suoni che servono ad allontanare gli animali. Si genera così una barriera di protezione che dissuade l’animale dall’attraversamento.
L’AVCPS è un sistema di prevenzione che agisce simultaneamente sul comportamento degli animali e sull’attenzione dei guidatori. Il sistema è infatti in grado di percepire la presenza di animali a bordo strada, grazie a un insieme di sensori a infrarossi e a una telecamera termica. Allo stesso modo, è in grado di rilevare l’avvicinamento di un veicolo. Nel caso in cui un mezzo si trovi a passare mentre ci sono animali a bordo strada, delle scritte lampeggianti segnaleranno al guidatore la necessità di rallentare. Se, nonostante la segnalazione, il mezzo non rallenta, si attiva una traccia audio che ha lo scopo di fare allontanare gli animali dalla carreggiata.
Oltre a questo si lavora per il ripristino e l’adattamento di strutture già esistenti, come è stato fatto anche in Val di Susa, e sulla sensibilizzazione dei guidatori, attraverso campagne di informazione e una cartellonistica stradale dedicata. La prevenzione degli incidenti stradali con la fauna dipende infatti moltissimo dalla consapevolezza e prudenza di chi guida, soprattutto in strade che attraversano contesti naturali: guidare piano, soprattutto nelle ore crepuscolari e notturne; prestare attenzione a eventuale presenza di animali a bordo strada; rallentare e fermarsi per lasciarli attraversare.
Prevenire gli incidenti con la fauna non è solo una questione di tutela degli animali, ma anche importante per la sicurezza dei guidatori, dato che gli impatti con la fauna, specie quella di grossa taglia, causano ogni anno migliaia di incidenti anche mortali.