Esperienza da veri Young Ranger nelle Alpi Cozie al campo estivo del Rifugio Levi Molinari
Simone Bobbio
«Mi piacerebbe completare il mio pass di Young Ranger visitando tutte le aree protette convenzionate ed entrare nelle squadre di volontari che percorrono i transetti per il monitoraggio del lupo. Questo campo estivo mi ha insegnato a non avere paura dei lupi perché le zecche e le zanzare uccidono molte più presone ogni anno». Tommaso ha 14, dopo una settimana sulle tracce del grande predatore, presso il rifugio Levi Molinari, alle Grange della Valle, in Alta Valle di Susa insieme a 16 compagni dagli 11 ai 14, anni ha ottenuto il brevetto di Young Ranger. Si tratta di un’iniziativa lanciata in seno al progetto LIFE WolfAlps EU per sensibilizzare i più giovani alla protezione dell’ambiente. Tutte le aree protette convenzionate propongono attività a bambini e ragazzi fornendo loro una sorta di patentino su cui vengono apposti i timbri di ciascun parco visitato.
Tiziana Di Martino e Marco Pozzi, gestori del rifugio Levi Molinari, sono guide delle Aree Protette delle Alpi Cozie e hanno studiato una specifica attività estiva presso il rifugio dove Tommaso e i suoi amici hanno trascorso la settimana dal 10 al 16 luglio incontrando esperti, effettuando escursioni tematiche e partecipando a un laboratorio teatrale. Tema del campo: il lupo.
«Abito in una borgata in bassa valle – racconta Dimitri, 12 anni – quindi avevo già sentito parlare dei lupi che abitano questi territori. Tornando a casa una sera in macchina con i miei genitori ne abbiamo anche avvistato uno, ma io ho individuato solo la coda perché stavo leggendo un libro. Durante la settimana in rifugio ho imparato le loro abitudini, come si spostano e le loro strategie di caccia. E ho capito che i lupi sono una risorsa per l’ambiente perché stabilizzano la natura contenendo il numero di cervi e caprioli. Anche se causano anche dei problemi agli abitanti della montagna».
I ragazzi hanno apprezzato particolarmente gli incontri con i Carabinieri Forestali che hanno raccontato loro come si svolgono le attività di monitoraggio e quali sono le principali minacce che mettono a rischio la specie: bracconaggio e incidenti stradali, in particolare. Il professor Luca Rossi, veterinario dell’Università di Torino ha poi approfondito l’etologia dei carnivori e la loro relazione con gli altri animali della montagna. Tutte le attività della settimana sono state rielaborate e restituite ai genitori attraverso un laboratorio teatrale guidato da Alessandro Tessitore della Piccola Scuola di Teatro Popolare di Torino che ha aiutato i ragazzi a scrivere e recitare uno spettacolo finale.
«Abitando in città – si inserisce Federica, 13 anni – ho sempre sentito parlare del lupo nelle fiabe e nei racconti. La nostra recita voleva raccontare la differenza tra il lupo reale e quello immaginato e ci ha aiutati a capire perché ne parliamo così tanto: perché siamo molto simili a loro!»
Oltre a questo ricco programma di incontri, i ragazzi hanno completato il percorso lavorando alle attività proposte nel quaderno Young Ranger e nel poster studiato dai Parchi Alpi Cozie, utili per diventare Young Ranger.
«Ricevere il patentino li ha molto responsabilizzati – conclude Tiziana Di Martino del rifugio Levi Molinari che ha organizzato la settimana – perché ora si sentono protagonisti della protezione ambientale. Per noi è stata l’occasione di raccontare tutte le realtà che operano intorno al lupo e del beneficio che ne trae l’ecosistema in generale, compresi noi esseri umani. Durante la giornata conclusiva è stato emozionante vedere i genitori imparare qualcosa di nuovo dai loro ragazzini. Un’esperienza che ripeteremo senz’altro!»