… e gli umani arrecano disturbo alla fauna selvatica?
In questi anni di studio delle interazioni tra prede, predatori e attività umane, abbiamo imparato a capire che gli animali selvatici non usano lo spazio in maniera casuale. Infatti, ogni specie ha le sue caratteristiche ecologiche che la rendono più o meno adatta a un determinato tipo di ambiente. Tra i fattori che determinano l’uso dello spazio ci sono: la disponibilità delle risorse alimentari, la presenza di zone di rifugio, le caratteristiche climatiche e geografiche (per esempio la pendenza e l’esposizione del versante), la densità della popolazione, l’occorrenza di fattori di disturbo e le relazioni con le altre specie.
Noi ci rendiamo conto dell’impatto delle nostre attività sulla fauna selvatica? E se si, ci adoperiamo per ridurre questo disturbo al minimo? Abbiamo posto queste domande ad alcune persone che vivono e lavorano in territorio montano: una allevatrice, un cacciatore amatoriale, un gestore di un rifugio e un accompagnatore naturalistico.
Come mostrato dallo studio condotto dalla dott.ssa Francesca Rolle e da diverse altre ricerche, quando si vuole comprendere come e perchè una determinata specie utilizza il territorio è necessario di considerare una molteplicità di fattori, che interagiscono e si sovrappongono: dalle caratteristiche ambientali, alla presenza di altre specie con cui può interagire (competizione e predazione) e non ultima la presenza umana. Le attività umane (incluso l’escursionismo, o la semplice presenza di persone) hanno un ruolo fondamentale, in grado di condizionare la distribuzione, la frequentazione di un determinato habitat e anche le relazioni tra specie.
Ma allora non è possibile fare due passi nei boschi o in alta montagna?!
Assolutamente si, è possibile! Basta trovare un equilibrio che consenta di far vivere a noi visitatori un’esperienza emozionante, minimizzando il disturbo alla fauna e, perchè no, anche apportando un reale beneficio alle comunità locali.
Per vivere al meglio queste esperienze, nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU sono state sviluppate delle linee guida con l’obiettivo di dare indicazioni per pratiche turistiche responsabili, che minimizzino l’impatto sul lupo e la fauna selvatica in genere. Il manuale passa in rassegna tutti i possibili metodi, dalla tracciatura all’ululato simulato, fino all’osservazione diretta, e per ognuno di essi suggerisce i periodi e le modalità migliori per sviluppare l’attività.
Scarica l’opuscolo “Ecoturismo sostenibile a tema lupo: linee guida per pratiche responsabili”, dedicato a tutti coloro che vogliono fare escursionismo in natura in modo rispettoso,contribuendo alla salvaguardia della biodiversità.