Confermata la causa di morte della lupa Ventura
Uccisa con un’arma da fuoco: questa la sorte di Ventura, la lupa radiocollarata il 9 febbraio 2023 dai tecnici del Wolf Apennine Centre (WAC) – Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e delle Aree Protette Appennino Piemontese (APAP). A rivelarlo è stata la necroscopia svolta il 12 ottobre scorso presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino. Le autorità procederanno nelle indagini per stabilire con precisione l’autore, le modalità e le motivazioni dell’illecito penale.
Ventura era una lupa di circa tre anni e faceva parte di un branco composto dalla coppia riproduttiva e i 6 cuccioli dell’anno, anche se faceva lunghi spostamenti (intorno ai 25 Km) anche da sola per poi tornare alla base, un comportamento tipico dei giovani lupi che entrano nella fase di dispersione.
La zona maggiormente frequentata da Ventura nei suoi spostamenti era a cavallo tra Piemonte e Liguria, tra le province di Alessandria e di Savona. In provincia di Savona, a Sassello sono gli ultimi fix. L’area interessata non presenta grandi centri urbani, ma un livello di antropizzazione molto diffuso, organizzato soprattutto in piccoli centri abitati e strutture isolate.
Le cronache locali hanno riportato una presunta confidenza dell’animale, che non trova alcun riscontro nei dati ottenuti col monitoraggio: sul totale dei dati raccolti (1194 fix), solo il 4% (43 fix) risultano essere in prossimità di aree antropizzate, e si tratta sempre di passaggi in ore notturne o crepuscolari.
Nella zona di Sassello, i tecnici di Regione Liguria stanno monitorando la situazione, per capire se ci sono effettivamente altri lupi che frequentano la zona urbana o che mostrano comportamenti anomali.
La mattina del 4 ottobre però, il collare di Ventura ha inviato un segnale di mortalità da parte del radiocollare. Il giorno dopo nel corso di un sopralluogo congiunto nella zona da cui proveniva il segnale, i tecnici di APAP e WAC vengono avvisati dai colleghi liguri, del ritrovamento di un lupo morto sotto il ponte dell’Erro. Sul posto erano presenti i Carabinieri e Carabinieri Forestali di Sassello. La lupa morta era Ventura.
Grazie al radiocollare i tecnici avevano seguito gli spostamenti della lupa, ricostruito la struttura del branco di cui faceva parte, individuato le predazioni sui selvatici e trovata la zona del rendez-vous. Per questo autunno-inverno era previsto un monitoraggio più intensivo per comprendere meglio le abitudini spaziali e alimentari del branco. Purtroppo, con l’uccisione della lupa non sarà più possibile raccogliere questi dati.